#14 The Sorcerer’s Apprentice
Fantasia Pictorial – Stories from Famous Music
“Dopo quell’esperienza Arthur capì che doveva lavorare duramente e fare tanta pratica per diventare un grande stregone.”
Introduzione
Pochi Paesi nel Mondo sono un punto di riferimento come il Giappone. La cultura e la storia del paese hanno permesso alla terra del Sol Levante di distinguersi per tecnologia, musica, editoria, arte e progettazione. Stile, precisione ed essenzialità sono qualità che ritroviamo in qualsiasi cosa e “Fantasia Pictorial” ne è un esempio.
FP è una serie di pubblicazioni per bambini prodotta all’inizio degli anni 70. È Basata sulle reinterpretazioni di grandi classici della musica classica e non, hanno riunito tantissimi editori, illustratori e storytellers giapponesi. Ogni pubblicazione vede protagonisti un illustratore ed uno storyteller che insieme costruiscono una storia per i più piccoli, affiancata da immagini con stili sempre diversi. Nella serie troviamo:
Peter and the wolf
Carnival of the animals
Incitazione to the dance
The sorcerer’s Apprentice
Swan lake
Coppella
Hansel and greel
The nutcracker
Peer gynt
William tell
A night on bare mountain
Joey the Clown (the comedian)
- Titolo: The Sorcerer’s Apprentice
- Autore: Paul Dukas
- Lingua: Inglese
- Casa editrice: Gakken
- Edizione: 1971
- Copertina: Rigida
- Dimensione: 25×25
- Stampa: Kyoto Printing, Giappone
Il libro
Scovato in piccolissima ma ricchissima libreria Thailandese, The Sorcerer’s Apprentice è riuscito ad aggiudicarsi un posto sullo scaffale. Le copertine della serie parlano da sole, e quella di The Sorcerer’s Apprentice è folgorante. Progettato e disegnato dall’illustratore Ryohei Yanagihara insieme allo storyteller Mokoto Oishi è una rivisitazione dell colonna sonora fantasy di Paul Dukas che vede Mago Merlino ed il suo apprendista Arthur protagonisti della storia.
Lo stile di Ryohei Yanagihara è diventato negli anni uno vero marchio di fabbrica, grazie anche all’utilizzo della tecnica del collage per la rappresentazione dei suoi soggetti. Ha sperimentato sia in editoria che in pubblicità e nel 1958 è stato premiato con l’Industrial Design Grand Prinx di Maichi Press. Forme semplici e colori primari che si alternano a tono su tono e colori pastello danno ai personaggi della storia un’espressività ed un’identità unica e riconoscibile. Anche la semplicità dello storytelling di Mokoto Oishi riesce a suddividere la storia in momenti vicini e lontani nel tempo, senza che il lettore se ne renda conto.
Come ogni pubblicazione dedicata ai più piccoli, la morale e la conclusione del racconto sono importantissimi. Non importa quante volte potrai sbagliare, ma l’importante è ascoltare il proprio maestro, provare, provare, provare per acquisire esperienza e conoscenze.
