Giochi Visivi Danese: Carte da gioco

Giochi Visivi Danese: Carte da gioco

Stimolare l’osservazione delle forme

Giocare è una cosa seria!  — “I bambini di oggi sono gli adulti di domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi, aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi, aiutiamoli a diventare più sensibili. Un bambino creativo è un bambino felice!”

Queste le parole di Bruno Munari, figura fondamentale nel mondo della comunicazione visiva per l’infanzia, che torna protagonista della nostra Weirdzine, dopo il capitolo di “Sullo Scaffale: Nella nebbia di Milano” (Leggi qui l’articolo). È importante che sin dalla prima infanzia il bambino si intrattenga con dei giochi visivi capaci di stimolare la propria creatività. Infatti nel 1968 sulla scia di questa sua missione e insieme a Giovanni Belgrano, Munari realizza per Danese una collana di giochi visivi divisi in 4 serie. L’intera collana Giochi Visivi Danese è pensata e progettata per i più piccoli (dai 3 ai 10 anni).

1 – Carte da gioco
2 – Più e meno (+ e -)
3 – Giochi delle strutture
4 – Il gioco della trasformazione

Stiamo lavorando per reperire tutte le 4 uscite. Per il momento siamo felici di poter stringere tra le mani le “Giochi Visivi Danese: Carte da gioco” e potervene parlare. Il gioco si presenta all’interno di una scatola in cartone 30x30cm. La confezione contiene il foglio di istruzioni e 52 carte suddivise in 8 sequenze di immagini disegnate dai due designer. Ogni sequenza racconta un ciclo, una storia. Una mela acerba che matura, una piantina che cresce, mette le foglie e fiorisce, una casetta in costruzione, la neve che improvvisamente ricopre la piazzetta di un paese. Lo scopo del gioco è ordinare ogni serie di carte in modo logico e reale, in modo da allenare ed educare la percezione visiva del bambino, una componente determinante del processo di formazione del pensiero e quindi della costruzione della logica.

Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere il piacere di capire la voglia di comunicare. Bruno Munari.

L’obbiettivo è quello di allenare ed educare la percezione visiva del bambino

COME SI GIOCA

8 sequenze di immagini che devono essere ordinate per assumere un significato. Le sequenze seguono un ordine crescente di difficoltà, questo per garantire il divertimento e l’apprendimento di bambini di diverse fasce di età. Le sequenze hanno caratteristiche diverse: in alcune prevale il colore come elemento informativo, in altre la localizzazione delle forme nello spazio, in altre ancora l’informazione è data da uno sviluppo ciclico della realtà (dall’albero spoglio alla maturazione dei frutti).

Dietro ogni carta da gioco delle sequenze 3 e 4 è segnata la soluzione logica con dei puntini, cosicché anche chi non conosce la numerazione possa controllare che la sequenza sia corretta. Dietro le sequenze 5, 6 e 7 invece, la soluzione è espressa in numeri. infatti queste sequenze sono pensate per quei bambini che conoscono già la numerazione. Le sequenze 8, 9 e 10 non presentano alcun numero. Il bambino, senza alcun riferimento né suggerimento, costruisce l’informazione per immagini.

Si può giocare in gruppo nascondendo una carta per far indovinare l’immagine mancante. Distribuire le carte da gioco a tanti bambini quante sono le carte della sequenze scelta; un giocatore tiene la prima carta della sequenza, la descrive e invita il bambino che ha la seconda carta (ciascuno bambino dovrà osservare attentamente la propria carta per decidere se quella che ha in mano è la carta richiesta) a consegnarla; viene poi richiesta la terza carta, la quarta e così di seguito fino a che la sequenza è completa. Si possono anche stabilire tempi massimi per la ricerca delle singole carte.

Distribuire le carte da gioco di sequenze diverse ai bambini: il primo giocatore mette in tavola una carta degli altri giocatori debbono aggiungere la altre carte della sequenza. Vince il giocatore che totalizza più sequenze complete.

1 – L’uccellino nella gabbia 2 – La mela 3 – Il fiore 4 – Il temporale 5 – L’albero 6 – La neve 7 – Il sole e l’ombra 8 – La casa in costruzione

CONCLUSIONE

I giochi visivi svolgono quindi un ruolo fondamentale nell’attività del bambino che ricerca o costruisce un’informazione visiva. Vengono sollecitate la memoria, l’osservazione, la logica, la rilevazione dei ritmi temporali e formali delle diverse situazioni ambientali e naturali. La selezione delle immagini, la scoperta delle possibilità informative date dall’associazione di forme, colori, azioni, contribuiscono notevolmente allo sviluppo del pensiero e alla verbalizzazione.

A dirla tutta, i Giochi Visivi Danese non sono pensati solo per i più piccoli. I soggetti sono senza alcun dubbio pensati per stimolare l’attenzione ed il gioco dei bambini, ma alla fine che si abbia 30, 50 o 60 anni si rimane affascinati dalla magia del gioco. Si parla quindi di un altro grande esempio della visione di un grande designer, dove l’attenzione per ogni singolo dettaglio, forme e contenuti fa sì che un “semplice” gioco diventi immortale.

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