Il Puzzle Cube Unicef

Il Puzzle Cube Unicef

Sei puzzle in uno

Giocare è una cosa seria!  si è vero lo avevamo già scritto nell’ultimo articolo Weird Stuff (se te lo sei perso puoi recuperarlo qui), ma anche per il sesto capitolo, non potevamo che iniziare ribadendo questo concetto.

Tutti conosciamo Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia fondato nel 1946 che da più di 60 anni offre assistenza umanitaria a bambini e madri di tutto il mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Negli anni Unicef si è distinta non solo in campo umanitario, ma anche nel mondo della comunicazione visiva. Le sue campagne ADV hanno sempre spiccato, spesso grazie alle collaborazioni strette con designer e fotografi di tutto il mondo. Per questo capitolo di Weird Stuff parleremo di un prodotto i cui protagonisti sono un’illustratrice, dei cubi ed una custodia in plastica.

Questo articolo della rubrica Weird Stuff è è stato redatto grazie all’aiuto e alle informazioni raccolte insieme a Nicoletta Costa.

Le forme caratterizzate, i colori vivaci e l’ironia in sottofondo, risultano riconoscibili anche dai bambini molto piccoli.

IL GIOCO

L’illustratrice si chiama Nicoletta Costa, ed è nata a Trieste dove oggi vive e lavora. Disegnatrice da sempre, ha iniziato il suo percorso di illustratrice per il mondo dell’infanzia, ideando personaggi e storie che facessero “sorridere”. Dalle prime pubblicazioni del 1980 ad oggi, i suoi lavori sono pubblicati su più di 400 libri stampati e distribuiti in tantissime lingue in giro per il mondo.

Il suo segno dalle linee pulite e il suo stile nell’accostamento dei colori, hanno portato le sue iconiche illustrazioni ad un’evoluzione naturale: la nascita del brand Nicoletta Costa. Giulio Coniglio, Nuvola Olga sono solo alcuni dei protagonisti dell’universo del brand. I libri, i giocattoli, i capi di abbigliamento e gli articoli per la casa mantengono sempre uno stile semplice ed essenziale. Le forme caratterizzate, i colori vivaci e l’ironia in sottofondo, risultano riconoscibili anche dai bambini molto piccoli.

Tornando al nostro Weird Stuff, si tratta una piccola valigetta in plastica 22x18x4cm siglata col logo Unicef, e contenente 20 coloratissimi cubetti di plastica di 3,5 cm e 6 stampe illustrate. I cubi costituiscono una serie di 6 puzzle: infatti ogni faccia è il pezzo per comporre una delle 6 soluzioni illustrate nelle stampe. La stessa valigetta esiste in colore blu, rosso, giallo, viola e verde. Infatti esistono più puzzle cubes Unicef: il contenuto della valigetta è sempre lo stesso, lo stile delle illustrazioni invece cambia ogni volta. Avendone solo una verde, e non trovando facilmente informazioni riguardo l’oggetto, ho deciso di scomodare direttamente Nicoletta. Con lei abbiamo avuto una piacevolissima conversazione, durante la quale ci ha gentilmente raccontato la storia di questa collaborazione.

Tutto inizia a metà anni 90, a Ginevra (in una giornata molto fredda) quando Nicoletta realizza per Unicef un libro sagomato con protagonista un astronauta, dal quale nascerà poi una serie di merchandising come magliette, stampe e tanto altro. Da lì, nacque una successiva collaborazione: quella per la realizzazione del Puzzle cubes.

A detta di Nicoletta, il gioco in sé nonostante la sua semplicità a livello di concept, celava una sana complessità nella sua soluzione. Un puzzle i cui pezzi sono cubi, di cui ogni faccia è il pezzo giusto per una sola di 6 soluzioni, è effettivamente un rompicapo: una buona palestra per lo stimolo della logica e la percezione visiva dei bambini. Nicoletta realizzò illustrazioni con protagonisti bambini ed animali di tutto il mondo e ci ha spiegato che In ogni valigetta erano suddivisi i vari puzzle con soggetti e luoghi sempre diversi. Lei custodisce due sue valigette, una blu ed una viola, mentre noi ne abbiamo una verde. A questo punto, sarebbe sbagliato pensare che ad ogni colore sia attribuita una diversa collaborazione. Un altro enigma da risolvere.

Questo come tanti altri giochi realizzati da Unicef, sembra essere diventato un oggetto da collezione per gli amanti del vintage. Quindi se amate perdervi per mercatini d’ogni genere, buttateci un occhio: potreste scovare un Weird Stuff!

Un ringraziamento a Nicoletta, per la sua disponibilità e cordialità.

Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti alla nostra newsletter. Oh yes! Iscriviti

Back

This is a unique website which will require a more modern browser to work!

Please upgrade today!

Share